Month: Aprile 2015

idee bento come fare un bento

Pranzare con il bento

Il bento è una mia recente scoperta, o forse una conquista. Me ne sono innamorata da poco meno di un anno, ho iniziato comprandone due per i bambini e uno per me, adesso ne ho diversi modelli, per avere la grandezza e la forma giusta in base alle pietanze che intendo inserirvi. È una mia conquista perché nonostante in Italia non siano molto diffusi, ne ho fatto una presenza costante nella mia cucina, ingegnandomi per renderli sani, equilibrati, appetitosi e anche belli da vedere.

imparare a essere costanti

La pratica della costanza

Non ne sono naturalmente provvista, di costanza. Penso continuamente a quello che voglio scrivere, ho idee, ispirazioni, fermento nella testa, ma non sempre riesce spontaneo trasformare tutto questo lavorio in qualcosa di concreto. Non è sufficiente il pensiero. L’ossessione è una patologia della passione.

cominciare bene la giornata

Cominciare bene la giornata

Lotto quotidianamente con la produttività. Non che sia una maniaca del profitto, anzi non disdegno i piaceri dell’ozio, ma la vita da freelance è piuttosto subdola e incita all’indolenza. Così — se non si corre ai ripari — ci si ritrova ad affogare nelle scadenze, nei sensi di colpa e nell’angoscia più cupa. A me capita.

la qualità di una storia

Imparare ogni giorno

“Ho finito l’Elettra di Sofocle […]. Ciò che mi colpisce ogni volta è la magnifica qualità della storia. Sembra impossibile non ricavarne un buon dramma. Questo forse accade quando si lavora su intrecci tradizionali che sono stati creati e perfezionati e liberati da ogni scoria a forza di essere cesellati da innumerevoli attori, autori e critici, finché diventano simili a un frammento di vetro levigato dal mare. Inoltre, se nel pubblico ognuno sa in anticipo quello che deve accadere, saranno tocchi molto più fini e sottili a raccontare la storia e si potranno risparmiare le parole. Comunque sia, la mia impressione è questa: non è mai troppa l’attenzione con cui si legge, né il peso che si attribuisce a ogni verso o allusione; e l’apparente nudità è solo in superficie“.