Month: Maggio 2015

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L’amore non esiste — la voce, le scelte, le affinità elettive

A volte ho creduto di poter chiudere le porte. È facile. Chiudi, ti volti e metti un passo davanti all’altro. Ti immergi nel dopo, affondi le mani nel nuovo, affoghi nelle trame del futuro. Poi ti affidi al tempo, alla memoria che vacilla, al torpore degli anni che si sommano, alla nebulosa dei ricordi, ed è fatta. Tutto scorre e non torna più. Sei altro, cambi, non c’è più nulla da spiegare. Forse a volte qualcuno stuzzicherà quel passato, una domanda, un’insinuazione, ma tu sei diversa, hai trovato la giusta distanza, quel tono pacato e deciso con cui mettere a tacere ogni illazione scomoda ti viene naturale. E punto a capo. Eppure accade. Una coincidenza, un momento di distrazione e ci sei di nuovo dentro. Così rifletti sulle affinità elettive. Quelle scelte che si fanno per istinto, quelle relazioni che partono da una voce intonata alla tua e semplicemente si accordano e si scambiano profondità ed estensione. L’amore non esiste. Vorrei trovare sinonimi per raccontare quello che accade tra le persone che si incontrano e …

Lista delle cose che vorrei adesso

Andare al mare Avere i capelli lunghi come a vent’anni, ma solo per un pomeriggio Innamorarmi di una sonorità Correre in moto (per andare al mare) Dimenticare la successione degli eventi Prestare attenzione ai dettagli Ignorare la sostanza Credere Prendermi la dimensione giusta Mettere lo smalto alle unghie delle mani Non avere la responsabilità delle scelte per i miei figli Vivere alla giornata Fare quello di cui ho voglia, nel momento in cui lo desidero Una grattachecca al limone della Sora Lella a Prati Non essere interrotta Essere ascoltata Essere l’unica a decidere le priorità Silenzio Seguire il filo dei pensieri Fermare i pensieri che borbottano Scegliere un cinema e vedere tutti i film in programmazione di fila fino a notte Spegnere la luce e vedere ugualmente Avere il tasto rewind Fermare il tempo Trattenere il respiro abbastanza a lungo Spalancare finestre di gabbiani Poter chiudere porte

[recensione] Sembrava una felicità

  Una casa serve a tenere alcune persone dentro e tutti gli altri fuori. Una casa ha un suo perimetro. Quello di cui avevo bisogno quando l’ho avuto tra le mani non era evasione, ma al contrario avevo bisogno che qualcuno mi spiegasse la realtà e me la facesse capire bene, a parole mie. Volevo leggere di me, ma da un altro punto di vista. Volevo leggerlo esattamente così.

lacrime in tasca

Quello che gli occhi non vedono

A scuola avevo un compagno che ho amato moltissimo. Mi raccontava che entrare in un nuovo spazio era sempre una conquista. Comprenderne i confini, memorizzare la disposizione degli elementi che lo compongono, prendere le misure avendo come unità i propri passi, le proprie dita. Mi diceva che per lui poteva esistere solo ciò che veniva toccato o calpestato. Il mio amico parlava di stanze, di luoghi, ma intendeva la vita, le persone.

Dove cadono i fulmini — la mia città, la musica, ritrovamenti

“Non tornerò mai più sulle orme Scarpe nel fango non mi fanno correre Non tornerò mai più sulle orme Me le ricordo già bene così Mi perdo sempre, ma so sempre da che parte è il mare Mi perdo sempre, ma so sempre da che parte è il mare Arrivare là Non tutti i passi lasciano impronte E mi perdo sempre, ma so sempre da che parte è il mare Mi perdo sempre, ma so sempre da che parte è il mare Arrivare là, dove cadono i fulmini Arrivare là, dove cadono i fulmini”.

sformato zucchine e patate vegetariano

Sformato patate e zucchine vegetariano

Più di un anno fa ho eliminato la carne dalla mia alimentazione. Ho attraversato un periodo di disintossicazione totalmente vegano, ma mi sono poi orientata su un’alimentazione consapevole, cercando di prediligere alimenti di origine vegetale, di stagione, a km0 e di cui conoscessi la “storia”. Mangio anche il pesce. Inutile mentire: un approccio più pensato al cibo richiede più organizzazione e impegno e spesso anche fantasia.

riconoscere le erbe selvatiche

Estirpare erbacce

Trascorro i miei weekend in campagna estirpando erbacce. Partiamo di sera, arriviamo nel buio frizzante. Il sollievo giunge appena svoltato nella stradina dei Casali. Tutto è sempre esattamente identico a come distrattamente l’avevamo lasciato. Le notti sono profonde e i mattini arrivano assolati, in silenzio. I bambini sono storditi all’inizio, ma poi si fanno convincere dalle frittele con lo zucchero e le fragoline raccolte e mangiate, prendono le misure, si riappropriano degli spazi, si divertono, si stancano, non vedono l’ora di annoiarsi, non ci riescono quasi mai.

come trovare l'ispirazione per scrivere

Come trovare l’ispirazione per scrivere

Con tutta la buona volontà, scrivere non è automatico come fare una dichiarazione dei redditi. Oddio, credo mi darei alle arti circensi ai semafori pur di non essere obbligata a fare una dichiarazione dei redditi di mio pugno, ma insomma, ci siamo capiti. Scrivere necessita una preparazione, che può essere un lavoro pratico e metodico, anch’esso fatto di caratteri battuti uno appresso all’altro, con costanza e dedizione, ma prima, prima delle scalette, delle sinossi, dei capitoli di prova, dei dialoghi, delle bozze, prima di tutto, c’è la scintilla dell’ispirazione.