Imparare ogni giorno
“Ho finito l’Elettra di Sofocle […]. Ciò che mi colpisce ogni volta è la magnifica qualità della storia. Sembra impossibile non ricavarne un buon dramma. Questo forse accade quando si lavora su intrecci tradizionali che sono stati creati e perfezionati e liberati da ogni scoria a forza di essere cesellati da innumerevoli attori, autori e critici, finché diventano simili a un frammento di vetro levigato dal mare. Inoltre, se nel pubblico ognuno sa in anticipo quello che deve accadere, saranno tocchi molto più fini e sottili a raccontare la storia e si potranno risparmiare le parole. Comunque sia, la mia impressione è questa: non è mai troppa l’attenzione con cui si legge, né il peso che si attribuisce a ogni verso o allusione; e l’apparente nudità è solo in superficie“.