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recensione ti scriverò prima del confine di diego barbera casasirio

Ti scriverò prima del confine

Sono gli errori che cambiano il mondo, quelli fatti a fin di bene e quelli inconsapevoli. Ho adocchiato Ti scriverò prima del confine di Diego Barbera al BookPride, mentre chiacchieravo con i ragazzi di CasaSirio. È stato un colpo di fulmine: uno sguardo di traverso, un dettaglio che stuzzica la fantasia, una coincidenza, poi — il destino è già segnato — fiumi di parole quando ormai esiste solo una strada, il possesso. – Che cos’è? – È una promessa. – Di cosa? – Di felicità. Il giorno dopo l’incontro con il libro, ho avuto il piacere di conoscere anche l’autore e Diego mi ha fatto una dedica speciale per me e il mio tè letterario. Be’, si sa, io sono un po’ così, emotiva, e in questa maniera un romanzo smette di essere un oggetto e diventa una bottiglia riportata dal mare che contiene un messaggio proprio per te. Così queste sono state le prime pagine che ho sfogliato quando ero ancora a Milano e me le sono centellinate, aspettando il momento giusto per gustarmi la corsa alla fine …

Il potere del riordino, la felicità e la memoria che brucia

Sento di dover fare ordine, di fare spazio. È qualcosa di ciclico, mi dico. E invece se ci penso bene è un’esigenza antica che non ho ascoltato fino in fondo (dando ripulite sommarie senza operare in maniera profonda) e che quindi mi trascino appresso negli anni. Ad essere cicliche sono forse le esternazioni di questo malessere. Ho bisogno di avere meno cose intorno e riuscire a godere di ciò che reputo essenziale. Ho bisogno di risparmiare energie per ciò che amo.

libri per bambini in rima

Libri per bambini: Storia incredibile di due principesse

Una delle occupazioni di mamma che oltre a non provocarmi fatica e stress, mi riempie di gioia e ricchezza è leggere con i miei bambini. In genere leggiamo di sera, prima di dormire, ma almeno un paio di pomeriggi li dedichiamo alla “caccia”. Andare a caccia di libri significa andare in libreria, ma più spesso andare in biblioteca, dove possiamo disporre di libri di tutti i tipi, sfogliarli, leggerli, innamorarcene o arricciare il naso e abbandonarli senza remore. Questo momento ci consente di esporci a una sterminata quantità e qualità di stimoli, affinare il gusto personale e poi compilare liste di desideri davvero forti. Molte volte scegliamo di portare a casa dei libri e li leggiamo a ripetizione per giorni e settimane fino a stufarcene o a trasformarli in oggetto di conforto. Mi dispiace non essere riuscita ad appuntare sempre tutti i libri favoriti di Momo e Ricco, ma ogni tanto ci riprovo e questo è un tentativo, appunto, di non perdere memoria di questo libro che a breve dovremo restituire alla nostra biblioteca. Storia incredibile di due …

recensione storia di un corpo pennac

[recensione] Diario di un corpo

L’ansia è un male ontologico. Che cos’hai? Niente! Tutto! Sono solo come l’uomo! Ho preso questo libro mesi fa, pensando di regalarlo. Poi ci ho ripensato, raramente regalo libri che non ho prima letto. È rimasto a riposare su una mensola. Poi è passato su un comodino. Poi è finito sotto altri interessi. Infine ho avuto la febbre, sono stata costretta due giorni a letto e non avevo neanche la forza di scegliere un libro di là. Ho allungato una mano e sul comodino ho ritrovato “Storia di un corpo”. L’ho cominciato, a fatica, considerato il malessere dell’influenza che non mi dava tregua.

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Libri per bambini: le fiabe italiane di Italo Calvino

Io credo questo: le fiabe sono vere. Italo Calvino Ho iniziato a leggere per i bambini sin dalla nascita, a pochi mesi per Momo, praticamente sin dalla vita intrauterina per Ricco. Quando è nato Ricco i momenti dedicati alla lettura, in genere la sera prima della nanna, erano i pochi, se non gli unici, di tranquillità con i due marmocchi. Momo non tentava di fare fuori l’usurpatore e Ricco non aveva smanie e necessità di vario tipo, si godeva la voce di mamma, la luce soffusa e talvolta si faceva una ciucciatina di latte extra.

[recensione] Sembrava una felicità

  Una casa serve a tenere alcune persone dentro e tutti gli altri fuori. Una casa ha un suo perimetro. Quello di cui avevo bisogno quando l’ho avuto tra le mani non era evasione, ma al contrario avevo bisogno che qualcuno mi spiegasse la realtà e me la facesse capire bene, a parole mie. Volevo leggere di me, ma da un altro punto di vista. Volevo leggerlo esattamente così.