Scrivere
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Come trovare l’ispirazione per scrivere

come trovare l'ispirazione per scrivere

Con tutta la buona volontà, scrivere non è automatico come fare una dichiarazione dei redditi. Oddio, credo mi darei alle arti circensi ai semafori pur di non essere obbligata a fare una dichiarazione dei redditi di mio pugno, ma insomma, ci siamo capiti.
Scrivere necessita una preparazione, che può essere un lavoro pratico e metodico, anch’esso fatto di caratteri battuti uno appresso all’altro, con costanza e dedizione, ma prima, prima delle scalette, delle sinossi, dei capitoli di prova, dei dialoghi, delle bozze, prima di tutto, c’è la scintilla dell’ispirazione.

E dove sta di casa l’ispirazione?
Ovunque.
Quando ovunque potrebbe essere da nessuna parte.

Succede che nella tabella di marcia del giorno ci sia articoli da scrivere o un racconto di 3000 battute. Ma. Ma. Non arriva l’idea, non arriva la scintilla.

Che si fa?
Io ho due modalità che alternativamente mi fanno uscire dall’impasse della mancanza d’ispirazione.

La prima soluzione è staccare, muovere le gambe, cambiare aria, atmosfera e andare a caccia. Uscire da casa con il preciso intento di lasciarsi ferire dalla vita. Soffermarsi sui particolari, invertire un percorso abituale, restare fermi, facendo finta di aspettare, con una spalla su un lampione, e registrare i passaggi nel campo visivo. Soffermarsi sulle andature, sulle brevi e sconnesse porzioni di conversazione, sui déjà vu.
E farne punti di partenza.

La seconda opzione, che presuppone un lavoro precedente e abbastanza consueto, è aprire il proprio taccuino. Io ci scrivo le idee che mi vengono di notte, quelle che mi folgorano mentre guido, quelle che mi lacerano ma non ho la possibilità di mettere subito in cantiere, ci scrivo anche le stupidaggini che mi fanno ridere o compiere una semplice considerazione sui comportamenti della gente. Ci scrivo dei ritratti, che potrebbero diventare personaggi. Insomma mi avvantaggio, prendendo nota di tutto quello che potrebbe essermi utile quando sono tutta pimpante e gasata davanti al mac e invece di produrre qualcosa di sensazionale, mi si gelano le dita e vorrei solo dare le capocciate al muro. E magari portarmi avanti con la dichiarazione dei redditi.

Voi che metodi usate quando le idee proprio non vengono?

PS La foto sgranata e mossa di una luna a forma di culla sui pini che guardano il Circo Massimo l’ho scattata mentre ero in auto, una sera, da sola.  Mi ha suggerito parole, per #unastoriapiccolacosì
In quella culla dormi tu che non nascerai
Veglierai
Spegni la luce quando è tardi.
Sono solo appunti. Embrioni di storie.

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