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Io, la maglia e un nuovo amore #westknit

Quando ero piccola, arrivava l’estate e le scuole chiudevano. Mia madre lavorava in banca, mio padre, promotore editoriale, chiudeva l’agenzia solo ad Agosto. Io non lo so se i miei genitori si facevano venire le tachicardie come prendono a me, ma comunque — mia sorella ancora non c’era — il problema-figlia veniva gestito così: alcuni giorni venivo affidata a mio nonno, che ha presidiato il magazzino di mio padre dalla pensione fino a pochi anni fa, con il quale componevo le collane dei libri scolastici per settembre, facevo merenda seduta in cima ai bancali di libri incellophanati, ascoltavo storie bellissime della sua infanzia o di sua invenzione, facevo amicizia con librai chiacchieroni e professori colti, sfogliavo libri illustrati e sognavo di scriverne; altri giorni venivo accompagnata la mattina presto da mia nonna, che aveva un meraviglioso terrazzo petaloso, abitato soprattutto da gerani, con i quali mi avvantaggiavo di una ventina d’anni sulla ricostruzione unghie e mi fregiavo di manicure rosa (geranio, appunto). Ma non solo: con lei sin da piccolissima ho imparato ad amare i ceci, perché me li spellava, uno …

racconto breve

Nei tinelli accadono cose

“Che stai facendo, Robertina?” “Niente. Avevo sete”, risponde, persa sulla sua sedia. “Roberta, per l’amore del Cielo! L’acqua!”. Dino si affretta a diluire il fondo di vino rosso lasciato nel bicchiere dall’avventata sorsata di lei. “Avevo sete”, si ripete a mezza bocca Roberta. È imbronciata, guarda nel vuoto, davanti a sé, in un punto preciso tra due piastrelle celesti lievemente disallineate.

barcolana trieste

Aspettando la Barcolana a Trieste

Nino è uno skipper, ma dalle 9 alle 20, ogni giorno dal Lunedì al Venerdì, indossa la sua divisa da uomo d’affari e gestisce un’importante società di import export. Ha 36 anni e vive senza troppa convinzione con Gemma in un loft in zona Brera. Gemma fa la PR per un’azienda di moda per cui viaggia tantissimo, spesso anche nel fine settimana. Allora Nino il sabato si sveglia molto presto, fugge a La Spezia e ritrova Malù. Malù è un gioiello, lucida, perfetta, 37 piedi, un albero maestro in carbonio robusto e leggero, il timone a barra. Con Malù esce per mare con qualsiasi tempo, è una necessità. Deve sentire il vento, assecondarlo, ricongiungersi con il suo elemento.

lacrime in tasca

Quello che gli occhi non vedono

A scuola avevo un compagno che ho amato moltissimo. Mi raccontava che entrare in un nuovo spazio era sempre una conquista. Comprenderne i confini, memorizzare la disposizione degli elementi che lo compongono, prendere le misure avendo come unità i propri passi, le proprie dita. Mi diceva che per lui poteva esistere solo ciò che veniva toccato o calpestato. Il mio amico parlava di stanze, di luoghi, ma intendeva la vita, le persone.

come trovare l'ispirazione per scrivere

Come trovare l’ispirazione per scrivere

Con tutta la buona volontà, scrivere non è automatico come fare una dichiarazione dei redditi. Oddio, credo mi darei alle arti circensi ai semafori pur di non essere obbligata a fare una dichiarazione dei redditi di mio pugno, ma insomma, ci siamo capiti. Scrivere necessita una preparazione, che può essere un lavoro pratico e metodico, anch’esso fatto di caratteri battuti uno appresso all’altro, con costanza e dedizione, ma prima, prima delle scalette, delle sinossi, dei capitoli di prova, dei dialoghi, delle bozze, prima di tutto, c’è la scintilla dell’ispirazione.