Cosa accade quando chiudiamo gli occhi?
Cosa sentiamo nel buio?
E soprattutto cosa significa non vedere?
Non vedere l’altro, sé stessi, le relazioni, i rapporti?
Quello che gli occhi non vedono è un viaggio attraverso i sensi che prevalgono quando la vista — per scelta o fatalità — viene meno. Frangenti di vita in cui si esalta la comunicazione, la connessione con un sentire vero.
Cosa accade quando, improvvisamente,
ti rendi conto di avere al tuo fianco uno sconosciuto?
Quando prevale il dolore, l’imprevedibilità, la follia?
E cosa significa intimità?
Cosa significa amore?
Quello che gli occhi non vedono
è un percorso inverso di scoperta ed esplorazione
delle percezioni che hanno a che fare
con un particolare modo di affondare nelle cose e nelle relazioni,
senza difese né pregiudizi.
Questo spettacolo è stato innanzitutto un training per gli attori,
ma vuole essere una prospettiva privilegiata,
un’occasione insolita anche per chi decide di sedere accanto a essi
e partecipare a questo evento.
Non può essere soltanto uno spettacolo da guardare.
Siedi, chiudi gli occhi e lasciati trasportare.
Questo weekend andrà in scena uno spettacolo scritto dalla mia preziosa amica Alessia Di Pasquale e me. Non è stato solo un lavoro di scrittura, ma anche un’immersione nella mia vita precedente, fatta di tavole scricchiolanti sulle quali muovere passi precisi, luci da cui farsi baciare, costumi da indossare, personaggi da cercare, prove generali da sostenere.
Il teatro resta per me il mondo del possibile, resta il mio luogo incantato in cui avere il coraggio di esprimere desideri e trarre le energie necessarie per realizzarli.
Sono emozionata all’idea di assistere a questa miscellanea di parole mie che prenderanno significati nuovi e vita propria. Sono grata agli attori che ne faranno un evento pregno di senso.
E non posso smettere di ringraziare Alessia che mi ha aspettata e crede in me, sempre.
Adesso chiudo gli occhi e aspetto venerdì.