Più di un anno fa ho eliminato la carne dalla mia alimentazione. Ho attraversato un periodo di disintossicazione totalmente vegano, ma mi sono poi orientata su un’alimentazione consapevole, cercando di prediligere alimenti di origine vegetale, di stagione, a km0 e di cui conoscessi la “storia”. Mangio anche il pesce.
Inutile mentire: un approccio più pensato al cibo richiede più organizzazione e impegno e spesso anche fantasia.
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Una volta stavo per morire
Una volta stavo per morire.
Ti dicono tutta quella roba che quando stai per morire la vita ti passa davanti. Be’, a me non è andata proprio così.
Però ho imparato una cosa.
Estirpare erbacce
Trascorro i miei weekend in campagna estirpando erbacce.
Partiamo di sera, arriviamo nel buio frizzante. Il sollievo giunge appena svoltato nella stradina dei Casali. Tutto è sempre esattamente identico a come distrattamente l’avevamo lasciato.
Le notti sono profonde e i mattini arrivano assolati, in silenzio.
I bambini sono storditi all’inizio, ma poi si fanno convincere dalle frittele con lo zucchero e le fragoline raccolte e mangiate, prendono le misure, si riappropriano degli spazi, si divertono, si stancano, non vedono l’ora di annoiarsi, non ci riescono quasi mai. Read More
Come trovare l’ispirazione per scrivere
Con tutta la buona volontà, scrivere non è automatico come fare una dichiarazione dei redditi. Oddio, credo mi darei alle arti circensi ai semafori pur di non essere obbligata a fare una dichiarazione dei redditi di mio pugno, ma insomma, ci siamo capiti.
Scrivere necessita una preparazione, che può essere un lavoro pratico e metodico, anch’esso fatto di caratteri battuti uno appresso all’altro, con costanza e dedizione, ma prima, prima delle scalette, delle sinossi, dei capitoli di prova, dei dialoghi, delle bozze, prima di tutto, c’è la scintilla dell’ispirazione.
Pranzare con il bento
Il bento è una mia recente scoperta, o forse una conquista.
Me ne sono innamorata da poco meno di un anno, ho iniziato comprandone due per i bambini e uno per me, adesso ne ho diversi modelli, per avere la grandezza e la forma giusta in base alle pietanze che intendo inserirvi.
È una mia conquista perché nonostante in Italia non siano molto diffusi, ne ho fatto una presenza costante nella mia cucina, ingegnandomi per renderli sani, equilibrati, appetitosi e anche belli da vedere.
La pratica della costanza
Non ne sono naturalmente provvista, di costanza.
Penso continuamente a quello che voglio scrivere, ho idee, ispirazioni, fermento nella testa, ma non sempre riesce spontaneo trasformare tutto questo lavorio in qualcosa di concreto.
Non è sufficiente il pensiero. L’ossessione è una patologia della passione.
Cominciare bene la giornata
Lotto quotidianamente con la produttività.
Non che sia una maniaca del profitto, anzi non disdegno i piaceri dell’ozio, ma la vita da freelance è piuttosto subdola e incita all’indolenza. Così — se non si corre ai ripari — ci si ritrova ad affogare nelle scadenze, nei sensi di colpa e nell’angoscia più cupa. A me capita.
Imparare ogni giorno
“Ho finito l’Elettra di Sofocle […]. Ciò che mi colpisce ogni volta è la magnifica qualità della storia. Sembra impossibile non ricavarne un buon dramma. Questo forse accade quando si lavora su intrecci tradizionali che sono stati creati e perfezionati e liberati da ogni scoria a forza di essere cesellati da innumerevoli attori, autori e critici, finché diventano simili a un frammento di vetro levigato dal mare. Inoltre, se nel pubblico ognuno sa in anticipo quello che deve accadere, saranno tocchi molto più fini e sottili a raccontare la storia e si potranno risparmiare le parole. Comunque sia, la mia impressione è questa: non è mai troppa l’attenzione con cui si legge, né il peso che si attribuisce a ogni verso o allusione; e l’apparente nudità è solo in superficie“.