Stile di vita
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Servire i pasti nelle ciotole

#leciotoledicaia

È iniziata come un esperimento, una curiosità. È diventata una mania.
Preparo pietanze che servo in ciotole e scodelle, piccole zuppiere, piatti fondi più concavi possibile.
Un piccolo vezzo che ha portato allegria e leggerezza nella mia cucina.

Ma perché servire e mangiare i pasti nelle ciotole?

Innanzitutto tempo fa sono stata colpita, leggendo uno dei tanti libri sulla cultura orientale che mi piace sbocconcellare, dal fatto che i giapponesi utilizzano le ciotole in maniera proporzionale allo stomaco del commensale: i bambini hanno ciotole più piccole di un uomo di stazza media per esempio, e nelle famiglie ogni componente ha la propria scodella che utilizza per ogni pasto, così le porzioni vengono calibrate di volta in volta in maniera adeguata. Mi piace molto questo concetto di quantità in relazione alla struttura fisica e non come dogma stabilito a monte su tabelle uniformate e spesso su abitudini scorrette. E mi piace anche l’idea connessa di rivedere le quantità occidentali che vanno sempre più verso l’eccesso che gratifica l’occhio, ma spesso spinge lo stomaco al superfluo.

bilanciare i nutrienti dei pasti

Poi ho iniziato a fare delle prove e mi sono accorta che questa predisposizione rende le cose molto più semplici, mi dà delle linee guida che mi permettono di portare in tavola pasti sani, spesso ben bilanciati, mai banali e soprattutto leggeri, perché anche a riempirla di frittura più di tanto la ciotola non ne contiene.
Mi semplifica perché non sempre ho voglia, genialità e tempo per mettere su manicaretti e invece così, per ogni pasto, penso a una base di cereali, secondo la disponibilità della dispensa, il desiderio del momento o le ordinazioni dall’alto (ovvero dal basso del loro metro circa), cercando di variare e concedendomi di averne già pronti in frigo dal giorno prima: varie qualità di riso, grano saraceno, miglio, sorgo e via dicendo (la pasta la evito, perché preferisco mangiarla fatta in casa e diventa quindi un piatto da occasione speciale); aggiungo una porzione di proteine in forma di legumi, uova, formaggio, pesce (la carne non la mangio quasi mai) e una o due porzioni di verdura e/o frutta (una cotta e una cruda, ma senza essere fiscali); infine aggiungo secondo l’estro del momento qualcosa di croccante sotto forma di frutta secca, semi o qualcosa di gustoso in forma di crema o salsa.
Miracolosamente il tutto diventa stuzzicante per gli occhi e per il palato e il pasto si risolve in poche semplici mosse. O, meglio, non mi richiede certo più energie di quante non ne impieghi normalmente in cucina, perché sì, non lo nascondo, io sono una che investe una buona dose di energie quotidiane in cucina: sono una che prepara molte verdure, quindi le monda, le pulisce e le cuoce, una che cerca il più possibile di evitare i cibi confezionati, le preparazioni industriali e i piatti pronti. Quindi comporre queste ciotole aiutandomi nella fase di ideazione e organizzazione dei menu giornalieri e settimanali (sì, faccio pure quelli, sono insopportabile), paradossalmente mi fa risparmiare tempo.

idee per pasti sani ed equilibrati

Lo faccio perché il cibo mi piace guardarlo prima che mangiarlo e curarne l’estetica mi permette di concentrarmi su di esso e sul momento del pasto. Questo mi porta a mangiare con piacere, ma soprattutto con consapevolezza, quindi a non cadere negli eccessi attribuendo al cibo significati impropri e finire nell’apatia del riempirsi lo stomaco per risolvere vuoti di altro tipo.
Ho sempre avuto problemi a conservare il mio peso forma e a vivere il cibo con leggerezza quindi mi devo raggirare in qualche modo, abbiate pazienza.

mangiare-nelle-ciotole-idee

Infine, non ultimo, queste novità in cucina stuzzicano l’appetito dei bambini che spesso mettono del proprio nella composizione della ciotola, rendendo la preparazione di pranzi e cene un momento allegro, caotico sicuramente, ma creativo.

Vi ho convinti?

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