Author: Claudia Mencaroni

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[Recensioni bambine] Il piccolo grogo coraggioso

Scrivere recensioni insieme ci è piaciuto un sacco, quindi continuiamo a proporvi queste #recensionibambine. Oggi io e Ricco vi parliamo de “Il piccolo grogo coraggioso”, un libro delizioso edito da Il Castoro. Si tratta purtroppo di un testo non più disponibile, ma che se doveste trovare in biblioteca o in un mercatino, vi consigliamo di leggere perché è scorrevole e simpatico, con illustrazioni molto colorate, che restano impresse e infine perché parla di paure e coraggio, di amicizia e di spirito di avventura, temi che ci appassionano sempre parecchio.

recensione cappuccetto verde

[Recensioni Bambine] Cappuccetto verde di Bruno Munari

Ho pensato che da ora in avanti chiederò ai bambini di elaborare dei pensieri sui libri che leggiamo insieme e amano sfogliare e ascoltare all’infinito. Mi piacerebbe ricordare i libri della loro infanzia, ma soprattutto avere traccia di quello che suscitavano in loro. Allora queste recensioni di libri per bambini saranno un po’ a sei mani, tre teste e tre cuori: loro che esprimono, dicono, azzardano, riflettono, insistono, si chiedono e io che cerco di dare una forma. Ci proviamo? Proviamoci. Cappuccetto Verde di Bruno Munari, edito da Corraini Edizioni,  è assieme a Cappuccetto Giallo e Cappuccetto Bianco, una variazione sul tema della classica storia di Cappuccetto Rosso. Si tratta di uno di quei libri che ho scelto io per loro. Come detto altrove, a casa nostra non si disdegna niente: quello che a loro piace, che li attira per qualche motivo, si legge, si assapora, anche se non rispecchia in pieno i miei gusti. Ma ovviamente io cerco in tanti modi di esporli a stimoli che io trovo interessanti: qualche volta me li appoggiano, qualche …

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Libri per bambini: Storia incredibile di due principesse

Una delle occupazioni di mamma che oltre a non provocarmi fatica e stress, mi riempie di gioia e ricchezza è leggere con i miei bambini. In genere leggiamo di sera, prima di dormire, ma almeno un paio di pomeriggi li dedichiamo alla “caccia”. Andare a caccia di libri significa andare in libreria, ma più spesso andare in biblioteca, dove possiamo disporre di libri di tutti i tipi, sfogliarli, leggerli, innamorarcene o arricciare il naso e abbandonarli senza remore. Questo momento ci consente di esporci a una sterminata quantità e qualità di stimoli, affinare il gusto personale e poi compilare liste di desideri davvero forti. Molte volte scegliamo di portare a casa dei libri e li leggiamo a ripetizione per giorni e settimane fino a stufarcene o a trasformarli in oggetto di conforto. Mi dispiace non essere riuscita ad appuntare sempre tutti i libri favoriti di Momo e Ricco, ma ogni tanto ci riprovo e questo è un tentativo, appunto, di non perdere memoria di questo libro che a breve dovremo restituire alla nostra biblioteca. Storia incredibile di due …

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Sotto l’ombrello

Sotto l’ombrello @caiacoconi Sotto l’ombrello i piedi nel fango le ossa bagnate l’autunno si adagia. Sotto l’ombrello le foglie schiacciate pavimento di versi su gioie taciute. Sotto l’ombrello segreti sottili si prendono tempo e pure sospiri. Sotto l’ombrello polpastrelli d’acqua tracciano sbarre per questa poesia.

#cercoladirezione il mio mare, la mia terra, ostacoli e alleati

Nelle ultime due settimane di Agosto, la terza e la quarta del mio #cercoladirezione, c’è stato tanto mare. Mare da navigare. I piedi nudi, le banchine, le cime. Il non luogo dove mi sento leggera, totalmente spensierata e slegata da condizionamenti, il mare. Il passo è lieve, la direzione in sintonia col vento: sembra una direzione obbligata eppure non ho maggiore libertà di quando ho solo acqua attorno. E ho avuto più di qualche occasione per godere dell’inaspettato che si trasforma in ricchezza solo per chi è in ascolto e in condizione di ricevere. Durante la terza settimana c’è stato un momento — ben più di un momento a dire il vero — che posso definire perfetto ed è coinciso con una sveglia all’alba. Quella dimensione di solitudine e quiete mi si confà perfettamente, mi concilia con la mia caotica creatività: decisamente una direzione da perseguire. E poi immancabilmente gli ostacoli, quelli che arrivano dall’esterno e quelli che ci procuriamo da soli. E sta a noi: sbrogliare i nodi o arrendersi. Arrendersi o scavare. Abbandonare o guarire. Io ho scelto …

Settembre e determinazione

Non è il primo Settembre e neppure un lunedì. Sono in ritardo. Di già. Ho iniziato quest’anno con grinta, entusiasmo e determinazione come non mi accadeva da anni. Sento energie nuove e direzioni nette. Mi sembra di riuscire a canalizzare le energie e non disperderle in false mete. Sono riuscita miracolosamente a rinunciare, senza fatica e senza esitazioni, a lavori che non sono finalizzati ai traguardi che sto rincorrendo. Eppure evidentemente non ho ancora imparato a custodire i miei obiettivi, a difendere i miei spazi e a gestire il mio tempo. Sono già in ritardo.  Lavorerò stanotte, probabilmente anche la prossima e quella dopo. Lavorerò nel weekend, ma dalla settimana prossima questa storia deve finire. Devo impormi di non esserci come madre, amica, figlia e moglie nelle ore che faticosamente mi sono strappata a tutto il resto e che devo dedicare al mio lavoro. Me lo devo. Ho avuto un’estate meravigliosa, la più bella da quando sono madre. Perché sono riuscita anche a riposare. Questo ha resto le vacanze da scuola un periodo di infinite ricchezze, le …

percorso di ricerca di determinazione e obiettivi

#cercoladirezione e parto dal passato

È successo qualcosa di inaspettato.  Dopo aver pubblicato il resoconto della mia prima settimana cercando la direzione, non sono più sola. Alcune amiche, donne come me alla ricerca del proprio passo, hanno colto l’ispirazione e si sono unite in questa sfida: una riflessione quotidiana sull’incedere, sul percorso, la foto dei piedi che ci sostengono come pretesto per focalizzare l’attenzione sulle radici. Cercatele seguendo l’hashtag #cercoladirezione su Instagram e Facebook. Questa settimana per me altre sorprese, altri appunti, altre coordinate.

agosto un mese che non am(av)o

Agosto, un mese che non am(av)o

Non ho mai amato Agosto. Non amo particolarmente neppure l’estate e questo mese ne è l’apoteosi. Non amo il mare con la calca, il caldo, non amo le vacanze programmate e neppure le aspettative che inevitabilmente vi si posano. Proprio per onorare la mia nota coerenza, quest’anno ho programmato le vacanze con un anticipo sorprendente. A Febbraio avevo già deciso che dopo le ferie tutti insieme a Luglio in montagna, avrei trascorso Agosto a Brindisi, dai miei, con i bambini. Tutto il mese, come non succedeva da una vita, perché i bambini potessero andare al mare e io potessi riprendere fiato in un luogo che mi appartiene, a cui appartengo.

#cercoladirezione

#cercoladirezione una sfida lunga un anno per ritrovare il passo

In maniera assolutamente casuale e inaspettata, ho avuto un’intuizione. Niente di eclatante, s’intende, eppure qualcosa di abbastanza insistente da provocarmi curiosità  e poi compiacimento. Un giorno che casualmente era un primo del mese — l’1 Agosto — e che provvidenzialmente non era né Martedì, né Venerdì (son superstiziosa, da buona meridionale, e di Venere e di Marte, non si sposa, non si parte, né si dà principio all’arte) ho posizionato la fotocamera dell’Iphone per immortalare i miei sandaletti spagnoli, presi a Giugno a Madrid durante un breve viaggio con il MaritoZen senza i bambini.