Non è finito Settembre, sono solo a Martedì e sono già stanca.
La scuola è ricominciata da una settimana e ho a casa Ricco, ammalato, da due giorni.
Io ho vari malanni che si accavallano da quando sono rientrata dalla Croazia, somatizzo il mal di terra? Può darsi. Fatto sta che non mi sono ancora ripresa.
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[recensioni bambine] Piccoli Budda
Questa settimana è stata molto faticosa.
Avevo molti impegni di lavoro, incontri e appuntamenti, molti impegni straordinari come visite mediche e analisi, in più è ricominciata la scuola, quindi gli orari dei bambini hanno richiesto ulteriori incastri e corse. Read More
Servire i pasti nelle ciotole
È iniziata come un esperimento, una curiosità. È diventata una mania.
Preparo pietanze che servo in ciotole e scodelle, piccole zuppiere, piatti fondi più concavi possibile.
Un piccolo vezzo che ha portato allegria e leggerezza nella mia cucina.
Ma perché servire e mangiare i pasti nelle ciotole? Read More
Cose della mia estate
Prima di tutto c’è stato tanto mare, c’è stato il suo silenzio. Read More
Mari, mari mia
Mari
Mari mia
ca mi sfriculi li pinsieri
mi mbischi lu sangu
mi pigghi lu fiato
mi rivoti li ‘ntrami
e poi
poi mi lassi cussì
comu na fessa ca nci veni ti chiangiri
e no’ ssapi pirceni.
C’è stato quello che non si dimentica
C’è stato quello che non si dimentica
nessun giorno della vita futura
quello che la vita te l’ha distrutta
o c’ha provato almeno.
Quello che ti ha fatto femmina Read More
Il potere del riordino, la felicità e la memoria che brucia
Sento di dover fare ordine, di fare spazio. È qualcosa di ciclico, mi dico. E invece se ci penso bene è un’esigenza antica che non ho ascoltato fino in fondo (dando ripulite sommarie senza operare in maniera profonda) e che quindi mi trascino appresso negli anni.
Ad essere cicliche sono forse le esternazioni di questo malessere.
Ho bisogno di avere meno cose intorno e riuscire a godere di ciò che reputo essenziale. Ho bisogno di risparmiare energie per ciò che amo.
C’è stato quello che mi amava troppo
C’è stato quello che mi amava troppo
mi amava da morire
mi amava da impazzire
mi amava da ammazzare
da star male
da stremare
da struggersi
e ferirsi.
Ferire.
Ero l’unica, la dea.
Lista delle cose che mi passano per la testa in questo momento
Ho questa cosa qui col cambiamento. Una specie di ossessione maniacale, una droga. Muta, inversione di rotta, azzeramento per ricostruire, chiamatelo come volete, io cambio. Da troppo porto i capelli allo stesso modo, mi aiuta solo il tempo che rende sempre più salata la mia testa peperina. Ma sto cambiando abiti, liberandomi di tante cose che non mi appartengono più e tenendo solo cose autentiche. E in più l’anno prossimo faccio un restyling della casa, ma nel frattempo colleziono idee, metto via spunti, continuo l’irreversibile cammino del riordino, in senso kondoniano e soprattutto inizio la mia pratica da goccia cinese con il MaritoZen che invece col cambiamento ha un rapporto conflittuale e quindi io inizio a dare per scontato cose con molto anticipo affinché quando si realizzano sembrino già avvenute. Strategie bieche, da moglie astuta e intraprendente. Read More
Anche poco va bene
Da archiviare in “cose che si imparano strada facendo“: anche poco va bene.
Non è perfetto? Mi accontento. Non è tutto? Meglio di niente. Non è completo? Potrebbe diventarlo. Non è esattamente come era stato pensato? Magari è meglio.